22 Apr 2009

A Brescia la più grande serra fotovoltaica d'Italia

Un progetto ambizioso che combina
agricoltura e produzione di energia pulita:

in provincia di Brescia, è stata appena inaugurata
la più grande serra fotovoltaica d'Italia*.
Il progetto, realizzato da Ray Energy,
azienda lombarda specializzata in energie rinnovabili,
è costato complessivamente 5 milioni di Euro per una
potenza installata di 888 Kw.


Il progetto è innovativo in Italia e ha grandi potenzialità per la possibilità di
integrare i pannelli in strutture già esistenti e combinare efficientemente
la produzione di elettricità con un'altra attività produttiva come l'agricoltura.
Strutture simili e ancora più grandi esistono solo in Olanda dove la coltivazione
in serra vanta una lunga tradizione.

Grazie ai contributi del conto energia il rientro dell'investimento è previsto
da Ray Enrgy forse già entro il 2010 (Sarà vero?), mentre l'impianto ha una durata
stimata di 30 anni.

Maggiori dettagli sull'articolo del
Sole24ore

Note tecniche e confronti:
-Potenza installata: 888 kW, pari a quella di un singolo mulino eolico di medie dimensioni.
-Superficie totale: 6800 mq (la metà circa dell'intera serra), poco meno di quella di un campo di calcio.-Costo: 5 milioni di Euro, quasi 5 volte maggiore di un mulino eolico di pari potenza installata.
-L'impianto è formato da 4.800 moduli fotovoltaici Mitsubishi Electric PV-MF- 185TD4 di ultima
generazione in silicio policristallino, per un' efficienza totale del 13,4% (un mulino eolico arriva al 40-50%,
sull'energia del vento che li investe).
Prod. elettrica annuale: 1.100.000 kWh.
-Potenza singola dei pannelli: 185w, con 5 inverter Siac/Siel modello Soleil da 200 kWp ciascuno).
Inclinazione pannelli: 24 gradi. Risparmio di Co2: 759 tonnellate all'anno.

2 Mar 2009

Edilizia Ecologica: priorità globale, ma l'Italia rema contro!


Con l’approvazione del discusso decreto “Mille Proroghe” (25 Febbraio)
è stato appena rimandata di un anno l’applicazione dell’ obbligo
di inserire le
energie rinnovabili negli edifici di nuova costruzione (1).


Un'altro passo indietro nella normativa per l'edilizia ecologica
che si aggiunge
a
lla recente abolizione dell’ obbligo della certificazione energetica (2)
e
al tentativo di tagliare drasticamente le detrazioni del 55% previste
per gli interventi edilizi di rivalutazione energetica
, sventato solo grazie
ad una sollevazione della società civile e delle associazioni di settore.


L’abolizione/proroga delle due leggi citate è una vera beffa per tutti quelli
che avevano salutato con ottimismo i timidi passi positivi dell’Italia in questo
campo, e un'altra inosservanza delle direttive europee rispetto alle quali
l'Italia è già in testa alla lista degli stati meno virtuosi e più multati (3).


La rilevanza di queste direttive è ancora più evidente
se si considera che
il settore dell'edilizia è valutato
come quello
responsabile del maggior consumo
energetico globale,
e allo stesso tempo quello con le
maggiori potenzialità di risparmio tramite le energie
rinnovabili e le pratiche di efficienza costruttiva (4).


Non è un caso che questo tema da tempo figuri tra le
priorità dei governi Europei e ora, con Obama, anche
degli Stati Uniti
: nazioni che recentemente ne hanno
riconosciuto anche il valore strategico nella lotta
all’attuale crisi economica e alla disoccupazione.


Purtroppo il nostro governo sembra vivere su un altro pianeta: meglio continuare
a disperdere energie con un edilizia inefficiente... tanto se poi l’elettricità non basta
"no problem": ci sono le centrali nucleari!

Note:
(1) norma introdotta dal governo Prodi nel 2008. Dettagli sul sito Ansa.it.
(2) nell’ottobre 2008 è stato abolito l’obbligo di allegare l’attestato energetico all’atto di compravendita di un
immobile
. Obbligo introdotto nel 2005 dal precedente Governo Berlusconi (!) in base ad una direttiva Europea
del 2002. Il governo obietta che rimane comunque l’obbligo di redigerlo... ma non è specificato in che tempi
e che strumenti di controllo saranno attuati... quindi un’abolizione nei fatti, almeno fino alla auspicata comparsa
delle norme applicative (attese dal 2005!). link: www.vultimum.it
(3) E’ già in corso una procedura di infrazione da parte della comunità Europea. Quanto agli obblighi internazionali
sulle emissioni di CO2 del nostro Paese, Kyoto Club informa che il ritardo sugli obiettivi impostici dal protocollo
di Kyoto già ci costano circa 900 milioni di euro in sanzioni. ww.vultimum.it
(4) il risparmio energetico potrebbe arrivare a più del 30% entro il 2020 secondo il report del McKinsey Global
Institute
: “Curbing Growth: The Energy Productivity Opportunity-Residential sector” (2007)
* GRAFICO: uno studio dell’ US E.I.A. indica l’edilizia come il settore umano che consuma più energia ed emette
più gas serra (
sommando l’energia richiesta dall’ediliza e dall'industria relativa: cementi, arredi di interni ecc.)

22 Jan 2009

Decrescita possibile?


Stimolato dai commenti che ho ricevuto sul tema
dello
sviluppo sostenibile segnalo il sito:www.decrescita.it
, finestra italiana di un movimento
di pensiero che mette in discussione alla radice
il mito dello “Sviluppo infinito” ponendo la decrescita
come base di un nuovo modello
economico
compatibile con l’equilibrio tra uomo e pianeta
.

Il movimento ha come riferimento l'economista e filosofo
francese Serge Latouche, che tra i primi ha dato
visibilità e solidità argomentativa a questo concetto.


Il tema non può non toccare il mondo delle energie
rinnovabili:
ha senso pensare allo sviluppo di queste
nuove forme di energia senza
modificare anche
l'attuale sistema economico e di consumi
?

(Spunto tratto dall'articolo "decrescita, l'opzione per un futuro
sostenibile" di Maurizio Testa, www.rinnovabili.it, segnalatomi da Antonia!)

18 Jan 2009

China goes green


Per rimanere in tema di primati...
è fresco l’annuncio che sarà costruita
in Cina la centrale solare fotovoltaica
più grande del mondo
(1): avrà una
potenza installata di 1 GigaWatt.
(Un segnale importante più a livello
simbolico che pratico, se si pensa che solo
nel 2006 sono state installate centrali a carbone
per una potenza complessiva di 90 GW).



Il progetto, che partirà quest'anno, si inserisce nel crescente impegno della Cina
nel settore ambientale:
uno sforzo comprensibile visto l’altro primato che nel 2008 ha
raggiunto ufficialmente: quello di maggiore inquinatore mondiale in assoluto (2).
Un primato che le costa parecchio:
“I costi dell'inquinamento ambientale in Cina sono esorbitanti: si attestano tra l'8% e il 12%
del Pil, sebbene altre stime parlino di cifre anche più elevate” (3).


Ma non si può dire che la Cina manchi di lungimiranza, infatti da più di un decennio
attira
, e con ritmo crescente, investimenti stranieri nel campo ambientale e delle
energie rinnovabili
(anche l’Italia ha avviato numerosi progetti di cooperazione
su questi temi... "in cambio" di crediti per gli obiettivi di Kyoto).



Una politica ambientale che nel 2008 ha
permesso alla Cina di raggiungere addirittura
il terzo posto mondiale per attrattività
degli investimenti
nelle energie rinnovabili,
nella classifica stilata dalla Ernst & Young
(4).

(Interessante notare che l’Italia, nonostante
tutto, compare al 7 posto!)




Note:
1) http://www.inhabitat.com/2009/01/06/china-announces-worlds-largest-solar-plant/
2) assoluto e non procapite: il primato procapite resta infatti saldamente nelle mani degli Stati Uniti;
fonte BBC News; http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7347638.stm

3) i costi comprendono le spese dovute ai dissesti idrologici, all'inquinamento delle acque potabili,
i costi sanitari delle malattie da inquinamento ecc...; fonte: Deutche Bank Research, citata da “e-gazette.it”

4)
E&Y: multinazionale inglese specializzate nella consulenza finanziaria; fonte: Financial Times,
http://www.ft.com/cms/s/0/b11fd818-6d79-11dd-857b-0000779fd18c.html