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14 Feb 2013

DOVE L' ENERGIA EOLICA COSTA MENO DEL CARBONE...

"Ecco qua, ce lo si aspettava, e ora finalmente abbiamo la notizia sul New Scientist:
In alcuni paesi del mondo è già più economico costruire un parco eolico anzichè una centrale a carbone ! Pian piano lo diventerà in tutti i paesi, e poi sarà il turno del solare e del fotovoltaico"
(Notizia segnalata da ZeitGeist Italia)

Per altri grafici e fonti: World Wind Energy ASsociation



19 Oct 2012

"Benzina pulita creata dall'aria"


L'azienda inglese "Air Fuel Synthesis" ha prodotto in una raffineria pilota cinque litri di carburante a partire dall'anidride carbonica. E conta di potersi espandere su larga scala nei prossimi due anni, fino a produrne una tonnellata al giorno. Una svolta per la crisi energetica, che potrebbe ridurre anche il riscaldamento globale? 

5 Jun 2012

Tolmezzo (UD): ciclo di incontri 7 Giugno - 9 Luglio





Parte finalmente a Tolmezzo (UD) il ciclo di incontri sul tema dell' EFFICENZA ENERGETICA ed ENERGIE RINNOVABILI, frutto dell'impegno organizzativo del "gruppo energie" nato all'interno dell'iniziativa "Micropolis Carnia".
Un'occasione per approfondire questi temi con un relatore d'eccezione e fare chiarezza su un tema trattato troppo spesso con superficialità dai media.
>>> Leggi i dettagli e il programma completo

25 May 2012

Il V° conto energia non funziona: appello per salvare le energie rinnovabili

18 Maggio: con un appello congiunto  sei importanti associazioni impegnate sui temi ambientali chiedono alla Conferenza delle Regioni e agli enti locali di fare pressione sul Governo al fine di apportare una profonda revisione dei decreti sulle rinnovabili elettriche e sul fotovoltaico. Un appello urgente contro un piano che potrebbe entrare in vigore già da Luglio infliggendo un nuovo duro colpo allo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia.
Ma le associazioni "ambientaliste" non sono certo le uniche voci critiche...
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21 Apr 2012

"Enel, killer del clima": la campagna di Greenpeace

Una iniziativa molto interessante e ben studiata per dare visibilità ad una campagna di informazione utilizzando al meglio lo strumento di internet per avvicinare i giovani al tema dell'energia e alle attività di Greenpeace.
Un esempio molto stimolante di come internet e in particolare le nuove dinamiche di utilizzo attivo della rete possano essere utilizzate per finalità socialmente importanti (e non solo di intrattenimento o commerciali). Molto centrati l'interfaccia grafica e il taglio investigativo (R.I.C.: reparto investigazioni climatiche ) che richiama esplicitamente con immagini e linguaggi i serial TV sul tema (C.S.I., N.C.I.S...) molto seguiti dai giovani.

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13 Apr 2012

Eolico galleggiante: una strada verso il futuro

eolico galleggiante













Le acque profonde dell’isola di Malta potrebbero presto ospitare il più grande parco eolico galleggiante mai realizzato, con una potenza istallata di 54 MW, progettato dallo sviluppatore svedese Hexicon.
Il progetto, attualmente in corsa per ottenere il finanziamento della Commissione Europea, è solo uno dei progetti più recenti (e ambiziosi) di “eolico-galleggiante”, ovvero sistemi eolici installati su strutture galleggianti in grado di garantirne il funzionamento a grandi distanze dalla costa e in qualsiasi condizione atmosferica. 
Una applicazione che permette di sfruttare gli spazi marittimi con fondali troppo profondi per l'installazione di strutture fisse, beneficiando dei venti forti e costanti presenti in queste zone e al contempo ovviando ai principali aspetti che ne ostacolano la diffusione a terra o sotto-costa: il disturbo alle aree abitate e l'impatto visivo.
Ma non si tratta affatto di una tecnologia in fase sperimentale...

21 Mar 2012

Fusione fredda: bufala o realtà scomoda?


Recentemente la fusione fredda è ricomparsa nei media mainstream grazie a Vojager che il 19 Marzo scorso ha trattato questo tema in prima serata soffermandosi in particolare sul progetto "E-CAT": il mini reattore per la fusione fredda "domestica", inventato dall'Ing. De Rossi e da un anno al centro di un acceso dibattito tra chi lo difende e chi lo considera  una bufala gigantesca.
Il progetto e' stato infatti presentato a inizio 2011 e da allora l'annunciata produzione industriale è stata progressivamente posticipata tra segretezze sospette e dichiarazioni contraddittorie che hanno messo in serio dubbio la credibilità del progetto... che tuttavia nel 2011 ha avuto anche delle verifiche importanti come quella dell'università di Bologna e di alcuni fisici svedesi, rilanciando quantomeno l'interrogativo in sospeso ormai da molti anni: la fusione fredda è una favola o ha delle basi scientifiche?
Cercando su internet mi sono reso conto che c'è un ampia letteratura sul tema ed esistono anche importanti riscontri scientifici come documentato ad esempio nel "rapporto 41" realizzato nel 2002 da una squadra di ricerca dell'ENEA su iniziativa del premio nobel Rubbia. Tuttavia, da quanto si legge, i risultati emersi in questa e in altre verifiche sono stati inspiegabilmente trascurati dai media e dalla comunità scientifica ufficiale...

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17 Apr 2011

Moduli fotovoltaici Tubolari














Una nuova soluzione recentemente introdotta da Solyndra (USA)
interessante in particolare per tetti piani (possibilmente chiari o riflettenti).
La minore superficie esposta al sole è bilanciata dalla capacità del
film sottile (Cis) di sfruttare l'energia diffusa e riflessa, dai costi di installazione
pressochè nulli (i moduli possono essere semplicemente appoggiati al piano!)
e dalla possibilità di sfruttare più efficacemente le superfici piane non
essendoci interferenze di ombra. Un impianto è stato recentemente installato in Carnia,
sul tetto del magazzino della Protezione Civile a Paularo.
Nota tecnica:
I moduli in commercio, di misura 2,28*1m, arrivano ad una potenza dichiarata di 210 W,
con un efficienza nominale intorno al 10% , mentre moduli cristallini e film sottili
in commercio arrivano ad efficienza massime rispettivamente di 17 % (Sunpower) e 12% (Qcell)
.

22 Apr 2009

A Brescia la più grande serra fotovoltaica d'Italia

Un progetto ambizioso che combina
agricoltura e produzione di energia pulita:

in provincia di Brescia, è stata appena inaugurata
la più grande serra fotovoltaica d'Italia*.
Il progetto, realizzato da Ray Energy,
azienda lombarda specializzata in energie rinnovabili,
è costato complessivamente 5 milioni di Euro per una
potenza installata di 888 Kw.


Il progetto è innovativo in Italia e ha grandi potenzialità per la possibilità di
integrare i pannelli in strutture già esistenti e combinare efficientemente
la produzione di elettricità con un'altra attività produttiva come l'agricoltura.
Strutture simili e ancora più grandi esistono solo in Olanda dove la coltivazione
in serra vanta una lunga tradizione.

Grazie ai contributi del conto energia il rientro dell'investimento è previsto
da Ray Enrgy forse già entro il 2010 (Sarà vero?), mentre l'impianto ha una durata
stimata di 30 anni.

Maggiori dettagli sull'articolo del
Sole24ore

Note tecniche e confronti:
-Potenza installata: 888 kW, pari a quella di un singolo mulino eolico di medie dimensioni.
-Superficie totale: 6800 mq (la metà circa dell'intera serra), poco meno di quella di un campo di calcio.-Costo: 5 milioni di Euro, quasi 5 volte maggiore di un mulino eolico di pari potenza installata.
-L'impianto è formato da 4.800 moduli fotovoltaici Mitsubishi Electric PV-MF- 185TD4 di ultima
generazione in silicio policristallino, per un' efficienza totale del 13,4% (un mulino eolico arriva al 40-50%,
sull'energia del vento che li investe).
Prod. elettrica annuale: 1.100.000 kWh.
-Potenza singola dei pannelli: 185w, con 5 inverter Siac/Siel modello Soleil da 200 kWp ciascuno).
Inclinazione pannelli: 24 gradi. Risparmio di Co2: 759 tonnellate all'anno.

18 Jan 2009

China goes green


Per rimanere in tema di primati...
è fresco l’annuncio che sarà costruita
in Cina la centrale solare fotovoltaica
più grande del mondo
(1): avrà una
potenza installata di 1 GigaWatt.
(Un segnale importante più a livello
simbolico che pratico, se si pensa che solo
nel 2006 sono state installate centrali a carbone
per una potenza complessiva di 90 GW).



Il progetto, che partirà quest'anno, si inserisce nel crescente impegno della Cina
nel settore ambientale:
uno sforzo comprensibile visto l’altro primato che nel 2008 ha
raggiunto ufficialmente: quello di maggiore inquinatore mondiale in assoluto (2).
Un primato che le costa parecchio:
“I costi dell'inquinamento ambientale in Cina sono esorbitanti: si attestano tra l'8% e il 12%
del Pil, sebbene altre stime parlino di cifre anche più elevate” (3).


Ma non si può dire che la Cina manchi di lungimiranza, infatti da più di un decennio
attira
, e con ritmo crescente, investimenti stranieri nel campo ambientale e delle
energie rinnovabili
(anche l’Italia ha avviato numerosi progetti di cooperazione
su questi temi... "in cambio" di crediti per gli obiettivi di Kyoto).



Una politica ambientale che nel 2008 ha
permesso alla Cina di raggiungere addirittura
il terzo posto mondiale per attrattività
degli investimenti
nelle energie rinnovabili,
nella classifica stilata dalla Ernst & Young
(4).

(Interessante notare che l’Italia, nonostante
tutto, compare al 7 posto!)




Note:
1) http://www.inhabitat.com/2009/01/06/china-announces-worlds-largest-solar-plant/
2) assoluto e non procapite: il primato procapite resta infatti saldamente nelle mani degli Stati Uniti;
fonte BBC News; http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7347638.stm

3) i costi comprendono le spese dovute ai dissesti idrologici, all'inquinamento delle acque potabili,
i costi sanitari delle malattie da inquinamento ecc...; fonte: Deutche Bank Research, citata da “e-gazette.it”

4)
E&Y: multinazionale inglese specializzate nella consulenza finanziaria; fonte: Financial Times,
http://www.ft.com/cms/s/0/b11fd818-6d79-11dd-857b-0000779fd18c.html

11 Dec 2008

energie a confronto...


























Tra i tanti grafici e schemi che comparano le diverse forme di energia, questa illustrazione
mi ha colpito per sintesi ed efficacia, anche nell'evidenziare l'importanza tuttora cruciale del petrolio!

(L'immagine e' tratta dal sito "The Oil Drum", con qualche leggera rielaborazione.
Assumptions:
"The Three Gorges Dam (China) is rated at its full design capacity of 18 Gigawatts.
A nuclear power plant
is rated at 1.1-GW unit (DiabloCanyon plant, California).A coal plant is rated at 500 Megawatts. Wind turbine rated at 1.65 MW (
100‑meter blade span)
A solar panel is a 2.1‑­Kilowatt system made for home roofs.
MORE DETAILS: http://www.theoildrum.com/node/2186)

6 Dec 2008

2. Peak Oil 2/3



..........continua da 1/3


Perchè il picco dovrebbe avere
conseguenze drastiche?
(Il picco è
a metà delle riserve, mica alla fine!)
Innanzitutto i sostenitori della teoria
del Picco sottolineano che la prima metà
delle riserve è quella più facile da estrarre,
mentre in seguito i costi
di estrazione
sono destinati ad aumentare progressi-
vamente
, a prescindere
dagli sviluppi delle
tecnologie di ricerca ed estrazione.
“Non stiamo esaurendo il petrolio, ma stiamo esaurendo il petrolio a buon mercato” (Ugo Bardi*)

In secondo luogo, nella fase di declino la produzione non è più parallela alla domanda che
continua invece a crescere (
basti pensare alla sete dei paesi in via di sviluppo) divergendo
velocemente dall'offerta. Ne consegue la scarsità sul mercato e l'aumento dei prezzi.

Quali potrebbero essere queste conseguenze?-recessione strutturale dell’economia globale;
-messa in crisi delle fondamenta del nostro “life-style, strettamente legato al petrolio;
- aumento della tensione internazionale (basta pensare che la maggior parte delle riserve si
trovano in medioriente).

-accellerazione delle emissioni di CO2 dovute ad una ripresa massiccia dell’utilizzo del
carbone (quindi accellerazione del Global Warming);


Tesi che non sono sostenute solo dagli analisti più critici, ma da un numero crescente
di studi come quello commissionato nel 2005 dall’ US Energy Department e coordinato da
Robert Hirsh* riconosciuto analista e consulente energetico americano, che ha appoggiato
senza mezzi termini gran parte delle tesi più estreme.

continua..........

1 Dec 2008

1. Peak Oil 1/3
















"Il Picco del Petrolio” rappresenta un tema centrale del panorama energetico globale.
Ho deciso quindi di inserirne una sintesi all'inizio di questo Blog, per poter
correttamente situare le energie rinnovabili nel contesto più ampio.
In seguito il Blog proseguirà con contributi più focalizzati sul tema delle energie rinnovabili,
con l'obiettivo di essere una finestra aperta di condivisione, aggiornamento e stimolo
su questo tema!


The Peak Oil (Il picco del petrolio)
Il termine “picco del petrolio” è tecnicamente definito come il momento in cui metà
delle riserve totali risulta già estratta, considerando anche le stime dei giacimenti
ancora da scoprire.

Secondo alcune teorie (basate sulla teoria della curva di Hubbert*), da quel momento in poi
la produzione del petrolio è destinata a diminuire con velocità crescente
,
con conseguenze drammatiche per l’economia e per gli equilibri politici mondiali,
se non bilanciate per tempo da fonti alternative di energia.


Quando potrebbe succedere?

Il tema è stato dibattutto per anni dagli esperti del settore, vedendo contrapposti
gli “ottimisti” (tra cui le agenzie EIA* e CERA*) che lo stimavano non prima del 2030
e i “pessimisti” (una lunga lista di studiosi e analisti) che lo prevedevano molto prima,
alcuni già nel primo decennio del duemila.

In particolare questi ultimi contestano agli “ottimisti” la scelta di basare le loro previsioni
sulle stime delle riserve dichiarate dai paesi produttori, secondo molti gonfiate
per motivi politici
.

Nel 2007 ha fatto scalpore l’allarmante studio del gruppo “Energy Watch Group”*
che affermava, in base a nuovi metodi di analisi, che il picco era gia stato raggiunto
da un anno
!

..........continua