"Ecco qua, ce lo si aspettava, e ora finalmente abbiamo la notizia sul New Scientist:
In alcuni paesi del mondo è già più economico costruire un parco eolico anzichè una centrale a carbone ! Pian piano lo diventerà in tutti i paesi, e poi sarà il turno del solare e del fotovoltaico"
(Notizia segnalata da ZeitGeist Italia)
Per altri grafici e fonti: World Wind Energy ASsociation
Spazio di condivisione e approfondimento su Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico #mulinoavapore
Showing posts with label eolico. Show all posts
Showing posts with label eolico. Show all posts
14 Feb 2013
DOVE L' ENERGIA EOLICA COSTA MENO DEL CARBONE...
Etichette:
decrescita,
energie rinnovabili,
energy news,
eolico,
eolico galleggiante,
fonti fossili,
impianti innovativi,
mulinoavapore,
offshore,
picco del petrolio,
risparmio energetico,
situazione internazionale
5 Jun 2012
Tolmezzo (UD): ciclo di incontri 7 Giugno - 9 Luglio
Parte finalmente a Tolmezzo (UD) il ciclo di incontri sul tema dell' EFFICENZA ENERGETICA ed ENERGIE RINNOVABILI, frutto dell'impegno organizzativo del "gruppo energie" nato all'interno dell'iniziativa "Micropolis Carnia".
Un'occasione per approfondire questi temi con un relatore d'eccezione e fare chiarezza su un tema trattato troppo spesso con superficialità dai media.
>>> Leggi i dettagli e il programma completo
13 Apr 2012
Eolico galleggiante: una strada verso il futuro
Le acque profonde dell’isola di Malta potrebbero presto ospitare il più grande parco eolico galleggiante mai realizzato, con una potenza istallata di 54 MW, progettato dallo sviluppatore svedese Hexicon.
Il
progetto, attualmente in corsa per ottenere il finanziamento della
Commissione Europea, è solo uno dei progetti più recenti (e
ambiziosi) di “eolico-galleggiante”, ovvero sistemi eolici
installati su strutture galleggianti in grado di garantirne il
funzionamento a grandi distanze dalla costa e in qualsiasi condizione
atmosferica.
Una applicazione che permette di sfruttare gli spazi
marittimi con fondali troppo profondi per l'installazione di
strutture fisse, beneficiando dei venti forti e costanti presenti in
queste zone e al contempo ovviando ai principali aspetti che ne
ostacolano la diffusione a terra o sotto-costa: il disturbo alle aree
abitate e l'impatto visivo.
Ma non si tratta affatto di una tecnologia in fase sperimentale...
Ma non si tratta affatto di una tecnologia in fase sperimentale...
11 Dec 2008
energie a confronto...

Tra i tanti grafici e schemi che comparano le diverse forme di energia, questa illustrazione
mi ha colpito per sintesi ed efficacia, anche nell'evidenziare l'importanza tuttora cruciale del petrolio!
(L'immagine e' tratta dal sito "The Oil Drum", con qualche leggera rielaborazione.
Assumptions:
A nuclear power plant is rated at 1.1-GW unit (DiabloCanyon plant, California).A coal plant is rated at 500 Megawatts. Wind turbine rated at 1.65 MW (100‑meter blade span)
A solar panel is a 2.1‑Kilowatt system made for home roofs. MORE DETAILS: http://www.theoildrum.com/node/2186)
1 Dec 2008
1. Peak Oil 1/3


"Il Picco del Petrolio” rappresenta un tema centrale del panorama energetico globale.
Ho deciso quindi di inserirne una sintesi all'inizio di questo Blog, per poter
correttamente situare le energie rinnovabili nel contesto più ampio.In seguito il Blog proseguirà con contributi più focalizzati sul tema delle energie rinnovabili,
con l'obiettivo di essere una finestra aperta di condivisione, aggiornamento e stimolo
su questo tema!
The Peak Oil (Il picco del petrolio)
Il termine “picco del petrolio” è tecnicamente definito come il momento in cui metà
delle riserve totali risulta già estratta, considerando anche le stime dei giacimenti
ancora da scoprire.
Secondo alcune teorie (basate sulla teoria della curva di Hubbert*), da quel momento in poi
la produzione del petrolio è destinata a diminuire con velocità crescente,
con conseguenze drammatiche per l’economia e per gli equilibri politici mondiali,
se non bilanciate per tempo da fonti alternative di energia.
Quando potrebbe succedere?
Il tema è stato dibattutto per anni dagli esperti del settore, vedendo contrapposti
gli “ottimisti” (tra cui le agenzie EIA* e CERA*) che lo stimavano non prima del 2030
e i “pessimisti” (una lunga lista di studiosi e analisti) che lo prevedevano molto prima,
alcuni già nel primo decennio del duemila.
In particolare questi ultimi contestano agli “ottimisti” la scelta di basare le loro previsioni
sulle stime delle riserve dichiarate dai paesi produttori, secondo molti gonfiate
per motivi politici.
Nel 2007 ha fatto scalpore l’allarmante studio del gruppo “Energy Watch Group”*
che affermava, in base a nuovi metodi di analisi, che il picco era gia stato raggiunto
da un anno!
..........continua
Subscribe to:
Posts (Atom)