22 Jan 2009

Decrescita possibile?


Stimolato dai commenti che ho ricevuto sul tema
dello
sviluppo sostenibile segnalo il sito:www.decrescita.it
, finestra italiana di un movimento
di pensiero che mette in discussione alla radice
il mito dello “Sviluppo infinito” ponendo la decrescita
come base di un nuovo modello
economico
compatibile con l’equilibrio tra uomo e pianeta
.

Il movimento ha come riferimento l'economista e filosofo
francese Serge Latouche, che tra i primi ha dato
visibilità e solidità argomentativa a questo concetto.


Il tema non può non toccare il mondo delle energie
rinnovabili:
ha senso pensare allo sviluppo di queste
nuove forme di energia senza
modificare anche
l'attuale sistema economico e di consumi
?

(Spunto tratto dall'articolo "decrescita, l'opzione per un futuro
sostenibile" di Maurizio Testa, www.rinnovabili.it, segnalatomi da Antonia!)

18 Jan 2009

China goes green


Per rimanere in tema di primati...
è fresco l’annuncio che sarà costruita
in Cina la centrale solare fotovoltaica
più grande del mondo
(1): avrà una
potenza installata di 1 GigaWatt.
(Un segnale importante più a livello
simbolico che pratico, se si pensa che solo
nel 2006 sono state installate centrali a carbone
per una potenza complessiva di 90 GW).



Il progetto, che partirà quest'anno, si inserisce nel crescente impegno della Cina
nel settore ambientale:
uno sforzo comprensibile visto l’altro primato che nel 2008 ha
raggiunto ufficialmente: quello di maggiore inquinatore mondiale in assoluto (2).
Un primato che le costa parecchio:
“I costi dell'inquinamento ambientale in Cina sono esorbitanti: si attestano tra l'8% e il 12%
del Pil, sebbene altre stime parlino di cifre anche più elevate” (3).


Ma non si può dire che la Cina manchi di lungimiranza, infatti da più di un decennio
attira
, e con ritmo crescente, investimenti stranieri nel campo ambientale e delle
energie rinnovabili
(anche l’Italia ha avviato numerosi progetti di cooperazione
su questi temi... "in cambio" di crediti per gli obiettivi di Kyoto).



Una politica ambientale che nel 2008 ha
permesso alla Cina di raggiungere addirittura
il terzo posto mondiale per attrattività
degli investimenti
nelle energie rinnovabili,
nella classifica stilata dalla Ernst & Young
(4).

(Interessante notare che l’Italia, nonostante
tutto, compare al 7 posto!)




Note:
1) http://www.inhabitat.com/2009/01/06/china-announces-worlds-largest-solar-plant/
2) assoluto e non procapite: il primato procapite resta infatti saldamente nelle mani degli Stati Uniti;
fonte BBC News; http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7347638.stm

3) i costi comprendono le spese dovute ai dissesti idrologici, all'inquinamento delle acque potabili,
i costi sanitari delle malattie da inquinamento ecc...; fonte: Deutche Bank Research, citata da “e-gazette.it”

4)
E&Y: multinazionale inglese specializzate nella consulenza finanziaria; fonte: Financial Times,
http://www.ft.com/cms/s/0/b11fd818-6d79-11dd-857b-0000779fd18c.html