18 Jan 2009

China goes green


Per rimanere in tema di primati...
è fresco l’annuncio che sarà costruita
in Cina la centrale solare fotovoltaica
più grande del mondo
(1): avrà una
potenza installata di 1 GigaWatt.
(Un segnale importante più a livello
simbolico che pratico, se si pensa che solo
nel 2006 sono state installate centrali a carbone
per una potenza complessiva di 90 GW).



Il progetto, che partirà quest'anno, si inserisce nel crescente impegno della Cina
nel settore ambientale:
uno sforzo comprensibile visto l’altro primato che nel 2008 ha
raggiunto ufficialmente: quello di maggiore inquinatore mondiale in assoluto (2).
Un primato che le costa parecchio:
“I costi dell'inquinamento ambientale in Cina sono esorbitanti: si attestano tra l'8% e il 12%
del Pil, sebbene altre stime parlino di cifre anche più elevate” (3).


Ma non si può dire che la Cina manchi di lungimiranza, infatti da più di un decennio
attira
, e con ritmo crescente, investimenti stranieri nel campo ambientale e delle
energie rinnovabili
(anche l’Italia ha avviato numerosi progetti di cooperazione
su questi temi... "in cambio" di crediti per gli obiettivi di Kyoto).



Una politica ambientale che nel 2008 ha
permesso alla Cina di raggiungere addirittura
il terzo posto mondiale per attrattività
degli investimenti
nelle energie rinnovabili,
nella classifica stilata dalla Ernst & Young
(4).

(Interessante notare che l’Italia, nonostante
tutto, compare al 7 posto!)




Note:
1) http://www.inhabitat.com/2009/01/06/china-announces-worlds-largest-solar-plant/
2) assoluto e non procapite: il primato procapite resta infatti saldamente nelle mani degli Stati Uniti;
fonte BBC News; http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7347638.stm

3) i costi comprendono le spese dovute ai dissesti idrologici, all'inquinamento delle acque potabili,
i costi sanitari delle malattie da inquinamento ecc...; fonte: Deutche Bank Research, citata da “e-gazette.it”

4)
E&Y: multinazionale inglese specializzate nella consulenza finanziaria; fonte: Financial Times,
http://www.ft.com/cms/s/0/b11fd818-6d79-11dd-857b-0000779fd18c.html

2 comments:

Unknown said...

l'italia è settimane il portogallo viene dopo, nonostante sia sempre in prima pagina, o ocn l'eolico o con il ftovoltaico.. oggi si fregia di un altro primato!
bello sarebbe se tutti afcessimo a gara!

da WWW.RINNOVABILI.IT:
_________________________
mpianto solare da record
Portogallo: 250 ettari di fotovoltaico

Con una potenza di 46 MW a regime produrrà annualmente circa 93 milioni di kWh, assicurandosi il primato di impianto in silicio policristallino più grande al mondo

La società spagnola Acciona ha da poco inaugurato il maxi impianto solare nella città portoghese di Amareleja appartenente al comune di Moura, vicino al confine con la Spagna, che con i suoi 2.520 inseguitori e i 262.080 moduli in silicio policristallino, a conti fatti, è attualmente il fotovoltaico più grande al mondo. L’installazione ricopre una superficie di ben 250 ettari ed è stata realizzata nell’arco di solo 13 mesi con un investimento di 261 milioni di euro.
L’impianto ha una capacità di 46 MW e produrrà 93 milioni di kWh l’anno, sufficiente ad alimentare più di 30.000 famiglie portoghese ed evitare l’emissione in atmosfera di 89.383 tonnellate di anidride carbonica, con l’obiettivo inoltre di aumentarne ulteriormente la potenza fino a toccare i 150 MW. A regime la centrale di Amareleja contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del Programma E4 per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili approvato dal governo portoghese e degli impegni assunti dal paese in termini di riduzione delle emissioni gas a effetto serra.

Unknown said...

comunque anche chi il petrolio lo produce si dà da fare nelle fonti alternative.. sarà solo pubblicità o lungimiranza?

_____________________
da: http://www.ambientenergia.info/index.php?recordID=5727

Fotovoltaico: In Iran parte il primo impianto a concentrazione solare

In Iran a Shiraz, nella provincia di Fars, è stato inaugurato il primo impianto solare a concentrazione (CSP) della nazione. Contrariamente a quanto ci possiamo aspettare da una nazione come l'Iran, al centro delle cronache mondiali in questi ultimi anni per l'energia nucleare, è stato messo in funzione un progetto pilota di ridotte dimensioni, di soli 250KW, utile a soddisfare il fabbisogno elettrico di poco più di 200 famiglie.
Il Governo iraniano ha messo a punto un programma sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, prevedendo numerosi investimenti nel settore; Secondo il ministro iraniano all'Energia Parviz Fattah il paese sostiene l'uso di soluzioni alternative e delle fonti energetiche rinnovabili.

(Federico Baglivi)